martedì 4 giugno 2013

La mia giornata da uditrice...!



Il ristorante Tre Trulli, sede dello show cooking.
Sveglia all’alba ieri mattina per accompagnare la Cuoca allo show cooking del maestro panificatore Emanuele Lenti nell’ambito del corso Mediterranean Food Cook” della Mediterranean Cooking School di Ceglie Messapica.
Ma partiamo dal principio: cos’è la Mediterranean Cooking School?
È una scuola di alta gastronomia nata da un progetto, presentato al Programma di Cooperazione Europea Grecia – Italia 2007/2013, dal titolo IN.C.O.ME. – International Centre of Mediterranean Gastronomy, che coinvolge quattro partner: il Comune di Ceglie Messapica come capofila, i Comuni di Carovigno e Metsovo e NEA-Agenzia di sviluppo di Achaia, accomunati da similitudini storico-culturali, tradizioni e sistema agricolo basato sull’agricoltura, gastronomia e turismo, con piccole e medie imprese specializzate in enogastronomia, ristoranti di pregio e taverne tipiche.
In pratica una modalità di valorizzazione territoriale che passa attraverso una delle eccellenze del nostro territorio, e di quello cegliese in particolare, che è la gastronomia tipica!
La scuola è diretta dallo chef Antonella Ricci, stella Michelin da ormai 19 anni, che, super impegnata, ha fatto un rapidissimo passaggio a metà mattinata in “aula”, e da Antonella Millarte, sommelier e giornalista, come vice-coordinatore.
Ed è proprio lei, Antonella Millarte, a riceverci sulla scalinata del ristorante Tre trulli, in Contrada Montevicoli a Ceglie Messapica, in qualità di uditrici del corso per cuoco mediterraneo, al quale partecipano allievi italiani, greci e perfino un giapponese! 

Antonella Millarte parla delle farine autoctone.
In effetti i due corsi in atto, a dire il vero quasi in dirittura d’arrivo, quello di “Mediterranean Food Cook” e “Pastry Mediterranean Cook” partiti rispettivamente l’8 e il 13 maggio 2013, sono stati riservati esclusivamente ai professionisti della cucina e della pasticceria ma le richieste di appassionati erano numerosissime, pertanto hanno deciso di ospitare cinque uditori durante i 7 show cooking previsti dall’attività di formazione, nei quali potranno essere presenti, in modo non interattivo e cioè assistere alla lezione e prendere appunti e degustare.
Il clima è stato subito molto rilassato e confidenziale: gli allievi, ragazzi e ragazze dai 21 ai 52 anni, supportati da una fenomenale traduttrice per gli allievi di lingua greca, si sono subito affiancati al Maestro panificatore che aveva in programma una lezione dal titolo evocativo “Dal lievito tradizionale a pasta acida fino ai prodotti da forno tipici Mediterranei con degustazione didattica” e anche noi uditori, con in testa il cappello da cuoco, ci siamo sentiti come a casa.

Tutti intenti a prendere appunti!
A colpi di pasta madre, rinfreschi, impasti, sono saltate fuori innumerevoli domande e curiosità che hanno fatto venire fuori l’enorme passione del maestro Lenti per quella che ritiene “la sua creatura”, la pasta madre appunto, che porta ovunque vada (anche in vacanza!) e che è parte della sua vita fin da quando, piccolissimo, trasportava in testa le teglie con il pane dalle case dei privati al forno a legna dove veniva cotto. Da allora non ha più smesso di panificare, arrivando a realizzare il sogno di avere un’attività tutta sua e della moglie, ora condivisa con le figlie. Famoso è il suo panettone a lievitazione naturale e con materie prime quanto più possibile locali: infatti anche ieri l’impasto è stato realizzato in parte con farine locali, sperimentandone la riuscita per la prima volta su pane e focacce!

Il maestro Lenti alle prese con l'impasto!
Il mitico panettone a lievitazione naturale!
E tra pagnotte, frise e focacce (sublime quella ripiena di olive celline, cipolla e pomodoro), un assaggio del panettone sfornato solo tre giorni prima, anch’io a fine giornata mi sentivo quasi una cultrice della materia!

Delizie appena sfornate!
Vero è che sono argomenti che mi sono familiari, considerata la mia convivenza prolungata con la Cuoca…che infatti approfondirà nel suo blog la parte più specificatamente gastronomica della lezione.
Io mi limito ad evidenziare l’importanza di iniziative di questo tipo, che hanno il compito di indirizzare verso l’alta cucina degli studenti con delle ottime basi, potenziandone le conoscenze attraverso il contatto con personaggi di grande calibro.
Ma non solo: hanno il merito di portare in giro per il mondo le caratteristiche tipiche di un territorio quale è il nostro, ricco di bellezze e di bontà, di prodotti naturali e salutari, che meritano tutta l’attenzione dei media e dei turisti potenzialmente interessati.
Ad maiora!




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